La collaborazione nell’ambito del Dottorato può avvenire in tre modalità principali:

Il finanziamento di una borsa di dottorato in convezione/internship

Il Dottorato in internship prevede il finanziamento di borse di studio, in convenzione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, legate a specifici progetti di ricerca.

Il beneficiario della borsa si dedicherà ad un progetto previamente definito d’intesa tra l’Università e l’ente finanziatore. Oltre all’attività didattica, seminariale e di ricerca, questa tipologia di borsa di dottorato può prevedere una internship presso il finanziatore sotto la supervisione e il supporto del tutor accademico.

All’avvio dei corsi verrà predisposto insieme ai tutor, aziendale e universitario, un progetto formativo per definire gli obiettivi e le fasi di svolgimento dell’internship.

L’impegno per l’impresa/ente
L’impresa/ente si impegna a finanziare l’importo della borsa di studio (comprensivo delle spese amministrative) e il fondo per l’attività di ricerca.

Sgravi fiscali
Ai sensi dell’articolo 1, comma 353 della legge n. 266/2005, sono integralmente deducibili dal reddito del soggetto erogante (soggetti IRES e IRAP) i fondi trasferiti a favore di università e fondazioni universitarie, per il finanziamento della ricerca (comprese le borse di studio), a titolo di contributo o liberalità.

Dottorato in Alto Apprendistato

L’Università di Modena e Reggio Emilia offre ai/alle dottorandi/e la possibilità di conseguire il titolo seguendo il percorso di studi e ricerca con un contratto di formazione in alto apprendistato, in base al quadro normativo stabilito dalla Regione Emilia-Romagna con la Delibera di GR n. 963 del 21/06/2016. L’assunzione in azienda, contestuale all’iscrizione al corso di dottorato, rispetta i termini stabiliti dal CCNL di riferimento.

I requisiti dell’azienda e del dottorando-apprendista
– le imprese devono avere sede legale od operativa (almeno una) in Emilia Romagna;
– i/le dottorandi/e non devono aver compiuto il trentesimo anno di età al momento dell’assunzione e devono essere ammessi o già inseriti in un corso di dottorato;
– la durata del contratto di lavoro non deve essere inferiore a 6 mesi e superiore alla durata ordinamentale del corso.

Il piano formativo Individuale (PFI)
La formazione prevista dal contratto di lavoro è pari a 120 ore annue, didatticamente così organizzate:   
– 72 ore di formazione esterna (in Dipartimento);
– 48 ore di formazione interna (in azienda)

Le attività di formazione interna ed esterna si integrano ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento dei percorsi ordinamentali e nel rispetto delle esigenze aziendali. I contenuti e le modalità della formazione esterna ed interna sono riportati nel PFI, redatto dal Tutor accademico in accordo con il Tutor aziendale.  Il PFI è un documento – flessibile e personalizzato – risponde alle esigenze dei protagonisti del contratto di formazione in alto apprendistato: azienda, dottorando e Dipartimento. La Regione Emilia-Romagna sostiene il dottorando in alto apprendistato erogando annualmente a consuntivo un voucher per la copertura delle spese di iscrizione al corso di dottorato. 

Per approfondire, le imprese interessate dovranno inviare una richiesta di appuntamento alla Segreteria organizzativa del Corso LSI (phd_lavorosviluppoinnovazione@unimore.it) per conoscere le tempistiche e la procedura da seguire.


Partners

Il corso di dottorato gode del sostegno economico della Fondazione di Modena che dal 2008 eroga un contributo a favore della Fondazione Marco Biagi finalizzato alle attività del dottorato.

Dalla sua istituzione ad oggi sono state erogate 105 borse di studio grazie al supporto economico di Enti Pubblici, Associazioni ed Imprese che hanno finanziato una o più borse di studio.

I finanziamenti privati possono essere collegati ad accordi aventi ad oggetto lo svolgimento di periodi di applicazione pratica delle competenze acquisite nella ricerca (internship), ai fini della maturazione di un certo numero di crediti formativi, sulla base di un programma formativo concordato tra il Corso e l’ente ospitante.

Attivazione di un dottorato industriale

Un’altra forma di collaborazione tra Università e mondo economico è il Dottorato industriale, regolato dall’art. 10 del D.M. n. 226 del 14/12/2021, il quale consente alle imprese e agli enti (pubblici e privati) di formare, rafforzandone le competenze, i propri dipendenti nell’ambito di un Corso di dottorato di ricerca.

Il percorso formativo, che include sia la frequenza a corsi universitari che lo svolgimento dell’attività di ricerca, viene elaborato in sinergia tra il promotore del dottorato industriale e il Collegio Docenti in modo tale che sia coerente con le attività di ricerca e sviluppo promosse dall’azienda/ente.

Il/La dottorando/a sarà seguito/a da due tutor, uno accademico ed uno interno al promotore, per l’intera durata del dottorato.

L’aggettivo «industriale» è inteso in senso ampio “includendo tutti i settori del mercato del lavoro privato e pubblico, dalle imprese profit, alle istituzioni pubbliche, fino a ONG e istituzioni di tipo caritatevole o culturale” (Commissione Europea 2011).

I requisiti

I bandi per l’ammissione ai posti di dottorato industriale, possono indicare specifici requisiti per lo svolgimento delle attività di ricerca, quali l’interdisciplinarità, l’adesione a reti internazionali e l’intersettorialità, tenuto conto anche del settore delle imprese[1];

Possono chiedere il riconoscimento della qualificazione di «dottorato industriale», i corsi di dottorato attivati sulla base di convenzioni con imprese, anche estere, che svolgono una qualificata attività di ricerca e sviluppo.

Le modalità per attivare un dottorato industriale

Per attivare un dottorato industriale è necessario sottoscrivere una convenzione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, di è sede il Corso di dottorato.

La convenzione prevede che l’ente promotore finanzi due borse di dottorato e l’Ateneo altrettante. E’ possibile prevedere due soggetti finanziatori esterni che possono farsi carico di una borsa ciascuno, resta immutato l’obbligo dell’Ateneo di finanziare due borse.

Grazie a questa convenzione, è possibile destinare una quota dei posti banditi per l’anno accademico in corso, ai dipendenti delle imprese o degli enti convenzionati, che dovranno partecipare al concorso e che potranno a seguito del superamento della relativa selezione.

È previsto un coinvolgimento attivo del promotore del dottorato Industriale che partecipa con un rappresentante all’interno del Collegio docenti.

Sgravi fiscali

Ai sensi dell’articolo 1, comma 353 della legge n. 266/2005, sono integralmente deducibili dal reddito del soggetto erogante (soggetti IRES e IRAP) i fondi trasferiti a favore di università e fondazioni universitarie, per il finanziamento della ricerca (comprese le borse di studio), a titolo di contributo o liberalità.

[1]DECRETO 14 dicembre 2021 , n. 226


Sono e sono stati partner del corso di dottorato:

•  Aspera231 Srl
•  Comune di Modena
•  Coopservice Group
•  Culligan Italiana SpA
•  Fondazione di Modena
•  Graf S.p.A.
•  Gruppo Hera S.p.A.
•  IREN Ambiente S.p.A.
•  Lamborghini S.p.A.
•  Regione Emilia-Romagna
•  Sella Personal Credit S.p.A.
•  Teamline Srl
•  Tetra Pak Packaging Solutions S.p.A
•  Tribunale di Modena