Negli ultimi decenni, l’introduzione di artefatti digitali ha trasformato in profondità non solo il funzionamento delle organizzazioni pubbliche e private, ma anche i principi su cui si fondano le relazioni lavorative e i modelli organizzativi. Anche il sistema di welfare sta attraversando un processo di infrastrutturazione digitale che ne riconfigura strumenti, processi e finalità. In Emilia-Romagna, territorio storicamente attento all’innovazione nei servizi sociali e alla promozione di un welfare di prossimità, queste trasformazioni si intrecciano con una consolidata tradizione di interventi orientati alla personalizzazione e all’integrazione sociosanitaria. Il presente progetto di ricerca nasce dall’esigenza di interrogarsi sulle implicazioni di tale transizione digitale dal punto di vista del lavoro sociale: un ambito in cui le tecnologie non si limitano a supportare l’azione, ma ne ridefiniscono progressivamente contenuti, logiche e visibilità. Adottando una prospettiva che riconosce il ruolo attivo degli operatori nella mediazione e nell’appropriazione critica degli strumenti digitali, il progetto intende esplorare le conseguenze dell’innovazione tecnologica nei servizi alla persona, con particolare attenzione a quattro dimensioni critiche del lavoro sociale: la conoscenza dei beneficiari, la discrezionalità operativa, la comunicazione interistituzionale e il tempo di lavoro. Indagare come questi ambiti vengano ridefiniti nei contesti locali consente non solo di comprendere meglio le sfide contemporanee del lavoro sociale, ma anche di contribuire a una riflessione più ampia sulla riconfigurazione del welfare regionale e sul ruolo dei territori nell’orientare l’innovazione.

Indirizzo metodologico e fasi di lavoro
Lo studio adotta un approccio metodologico di tipo multidisciplinare, che integra prospettive provenienti dalla sociologia, dall’economia, dall’organizzazione e dal diritto, e si avvale di una combinazione di tecniche qualitative e quantitative per la raccolta e l’analisi dei dati. L’obiettivo è quello di costruire una comprensione articolata dei processi di infrastrutturazione digitale nel lavoro sociale e delle loro ricadute sul sistema di welfare regionale. Il piano di ricerca si articola in quattro fasi principali:

Fase 1 – Costruzione del quadro teorico
Rassegna critica della letteratura nazionale e internazionale, con particolare riferimento ai contributi teorici e empirici sui temi della digitalizzazione del lavoro sociale, delle trasformazioni nei sistemi organizzativi e delle ricadute sui sistemi di welfare. La revisione attinge ai principali campi disciplinari coinvolti, al fine di costruire una cornice interpretativa solida e multidimensionale.

Fase 2 – Analisi di contesto
Ricostruzione delle traiettorie di digitalizzazione del lavoro sociale a livello regionale, attraverso l’analisi di fonti secondarie (database pubblici, rapporti istituzionali, documenti programmatici) e la

 raccolta di dati primari (questionari, interviste con testimoni privilegiati). Questa fase consentirà di definire un quadro aggiornato e territorialmente contestualizzato delle dinamiche in atto in Emilia-Romagna.

Fase 3 – Studio di casi territoriali
Individuazione e approfondimento di casi studio locali rappresentativi del contesto regionale, in cui sono in corso processi significativi di infrastrutturazione digitale del lavoro sociale. L’analisi qualitativa si baserà su interviste semi-strutturate con operatori e referenti istituzionali, osservazioni nei contesti operativi e focus group, anche in chiave comparativa. Tale fase mira a cogliere in profondità le pratiche, le tensioni e le strategie di adattamento degli attori coinvolti.

Fase 4 – Validazione e disseminazione
Presentazione e discussione dei risultati preliminari con gli stakeholder regionali e con la comunità scientifica, al fine di validare gli esiti della ricerca. Seguirà la redazione di report, pubblicazioni scientifiche e materiali divulgativi per favorire una diffusione ampia e mirata dei risultati.