30 gennaio 2025, ore 10.00 – 12.00 • Aula 32 Fondazione Marco Biagi


Ancora sul trattamento economico dei medici specializzandi: le sezioni unite escludono la rivalutazione, anche parziale

Relatrice
ELENA MURATORI Ph.D Student XXXVIII ciclo, Fondazione Marco Biagi – Unimore

Discussant
FEDERICA PALMIROTTA, Assegnista di ricerca presso Dipartimento di Giurisprudenza, Unimore

Chair
ISABELLA NEGRI, Ph.D Student XXXVIII ciclo, Fondazione Marco Biagi – Unimore

Abstract
In un contesto caratterizzato da contrasti ed incertezze in merito al trattamento economico dei medici specializzandi per gli anni accademici 1991-1992 e 2005-2006, le sezioni unite della Cassazione sono state chiamate a pronunciarsi sull’applicabilità o meno dell’adeguamento triennale alle borse di studio spettanti ai medici in formazione in detto periodo. La sentenza in esame, seppure rilevante per il consolidamento di un indirizzo giurisprudenziale univoco, avendo la stessa offerto lo spunto per effettuare una ricognizione approfondita del quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento, ha comunque lasciato aperti interrogativi sull’adeguatezza delle tutele economiche per i medici in formazione specialistica.


La sfida della sostenibilità: enforcement normativo vs logiche di mercato. Uno scontro alla pari?

Relatore
NICOLÒ CONTIERO, Ph.D Student XXXVIII ciclo, Fondazione Marco Biagi – Unimore

Chair
ISABELLA NEGRI, Ph.D Student XXXVIII ciclo, Fondazione Marco Biagi – Unimore

Abstract
Il paper intende analizzare i pregi e le potenziali criticità nell’applicazione pratica delle recenti normative eurounitarie in tema di sostenibilità. In via preliminare, si rileverà come l’emanazione delle direttive EU 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD) e EU 2024/1760 (Corporate Sustainability Due Diligence Directive, CSDDD) costituisca un passaggio chiave per l’affermazione delle istanze della collettività in tema di sostenibilità ambientale e sociale. Con esse, infatti, la progressiva definizione dei principi della responsabilità sociale d’impresa viene demandata non già a codici di autoregolamentazione di carattere volontario, bensì a requisiti di legge vincolanti.

Si evidenzierà poi che uno degli aspetti di maggior interesse risiede proprio nella valorizzazione del dialogo delle imprese con gli stakeholders, che in base al combinato disposto dei due provvedimenti normativi diverranno destinatari di precisi obblighi di informativa e rendicontazione in merito all’individuazione, alla prevenzione e alla mitigazione dei pregiudizi esterni derivanti dall’attività operativa dell’ente. Si sosterrà che l’approccio del legislatore europeo viene così a rappresentare una sintesi tra la necessità di adottare strumenti di salvaguardia ambientale e sociale, e la libertà delle imprese e della collettività nel definire le proprie scelte di mercato.

Infine, l’elaborato intende evidenziare, accanto agli innegabili benefici, anche le potenziali criticità applicative delle due discipline. In particolare, si rileva il rischio che gli obblighi di legge possano risultare ineffettivi nelle ipotesi di attività economiche che, a prescindere dall’adozione di politiche di mitigazione o riduzione del rischio di impatto ambientale o sociale da parte delle imprese, siano imposte da logiche di mercato o, finanche, da norme di diritto positivo (si pensi, per esempio, all’estrazione delle terre rare per la fabbricazione delle batterie).


Il seminario si terrà in lingua italiana e la partecipazione è libera.
Ulteriori informazioni: +390592056092 | phd_lavorosviluppoinnovazione@unimore.it

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