Settore disciplinare:  IUS/07 – Diritto del lavoro
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Progetto di ricerca
Discriminazione di genere: profili giuridici ed economici

Il fenomeno della discriminazione di genere in ambito lavorativo è un tema complesso che implica una serie di riflessioni: negli ultimi decenni sono stati fatti enormi passi avanti con riferimento alle diseguaglianze di genere, tuttavia la strada per la completa emancipazione nel mercato del lavoro è ancora molto lunga. L’Italia, infatti, si caratterizza ancora oggi per una minore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, un minore accesso alle posizioni apicali, la presenza di differenziali salariali a loro svantaggio e un maggiore carico di lavoro domestico e di cura non retribuito.
In questa prospettiva, il presente lavoro di ricerca si articolerà in tre saggi.
Il primo saggio “La discriminazione di genere nel mercato del lavoro secondo un approccio giuridico” descrive l’evoluzione del diritto antidiscriminatorio attraverso l’analisi sistematica della normativa internazionale, europea e nazionale. Sulla base dello studio delle fonti legislative, si analizzeranno le modalità attraverso le quali il fenomeno discriminatorio trova concreta protezione in ambito giuslavoristico tanto nella fase di accesso al mercato del lavoro retribuito quanto nel corso dell’esercizio dell’attività professionale nonché le modalità attraverso cui la tutela viene messa in atto. L’analisi risulta essere funzionale e strettamente connessa allo studio degli istituti di azione positiva per la difesa e la valorizzazione del lavoro delle donne e proseguirà, tramite un’analisi empirica, alla verifica della concreta applicazione di tali istituti nella contrattazione collettiva.
Il secondo saggio “La discriminazione di genere nel mercato del lavoro in Italia” partendo dalla definizione della discriminazione dal punto di vista economico, il saggio analizzerà in che misura la normativa (nazionale e regionale) e le politiche pubbliche possano contrastarne la presenza nel territorio nazionale e nelle regioni proponendo un’analisi dell’impatto di genere delle stesse sull’eguaglianza di genere nel mercato del lavoro. Si adotterà un duplice approccio metodologico:
· un primo approccio porrà a confronto la ricostruzione della normativa nel tempo con l’analisi delle serie storiche degli indicatori di eguaglianza di genere nel mercato del lavoro;
· un secondo approccio utilizzerà dati cross section regionali sull’eguaglianza di genere, indicatori sulla presenza nelle regioni di leggi e politiche pubbliche che influiscano positivamente sull’eguaglianza di genere nel mercato del lavoro.
Il saggio si concluderà quindi con l’individuazione degli istituti normativi e delle politiche pubbliche più efficaci nel contrasto della discriminazione e nell’affermazione dell’eguaglianza di genere nel mercato del lavoro.
Il terzo saggio “Le donne nella Magistratura italiana: 1960-1990”, al fine di rendere più concreta la trattazione, si soffermerà nello specifico sulla professione di magistrato che fino al 1963 è rimasta preclusa alle donne nel nostro Paese, e rispetto alla quale tuttora emergono limiti per una effettiva integrazione delle donne in tutti i livelli di questo settore. Il terzo saggio si interroga quindi sui fattori determinanti la bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro e fra questi individua anche i limiti nell’accesso alle professioni.
Per incentivare la sensibilizzazione su questi temi e per contrastare gli stereotipi di genere ancora fortemente radicati nella nostra società, è necessario un approccio integrato sia attraverso il coordinamento di strumenti giuridici con particolare riferimento al diritto del lavoro sia agendo con coerenti politiche sociali ed economiche atte a stimolare la partecipazione femminile nel mercato del lavoro.

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