17 giugno 2024, ore 10.00 – 12.00 • Fondazione Marco Biagi


La televisione via cavo in Italia. Appunti per una storia economico-industriale (I Parte)

Relatore
MARCO LORENZETTI, Ph.D Student XXXVII ciclo, Fondazione Marco Biagi – Unimore

Chair
MICHELE PAGANELLI, Ph.D Student XXXIX ciclo, Fondazione Marco Biagi – Unimore

Abstract

La televisione via cavo coassiale ebbe origine negli Stati Uniti sul finire degli anni ‘40 e nacque con lo scopo di servire quelle abitazioni ubicate in zone dove non risultava possibile ricevere il segnale televisivo via radio. Anche in Italia, a partire dagli anni ’50, iniziò a diffondersi l’utilizzo del cavo coassiale per la televisione, ma per ragioni diverse da quelle degli Stati Uniti, cioè per fare concorrenza all’allora monopolista pubblico, la Rai, che deteneva in modo esclusivo il diritto alla trasmissione del segnale televisivo via radio. Tuttavia, la diffusione di questo canale di comunicazione fu ostacolato, in un primo momento, da numerosi contenziosi legali e, successivamente, dalla legge 103 del 1975, che determinò l’abbandono di ogni tentativo fino agli anni Novanta, quando, in seguito alla rimozione delle limitazioni legali, Telecom Italia avviò il cosiddetto Progetto Socrate, poi fallito per ragioni tecno-economiche. Lo scopo di questo studio è quello di ricostruire gli eventi che hanno portato alla nascita della televisione via cavo in Italia, al suo successivo abbandono e infine al tentativo, ormai tardivo, dell’allora monopolista pubblico della telefonia fissa di creare una nuova rete basata su questo tipo di infrastruttura, con l’intento di utilizzarla anche come canale di telecomunicazioni verso la rete Internet..


La televisione via cavo in Italia. Appunti per una storia economico-industriale (II Parte)

Relatore
MATTEO MACALUSO, Ph.D Student XXXVII ciclo, Fondazione Marco Biagi – Unimore

Chair
MICHELE PAGANELLI, Ph.D Student XXXIX ciclo, Fondazione Marco Biagi – Unimore

Abstract
Questo contributo (seconda parte di un working paper attualmente in revisione per la rivista «Imago. Studi di cinema e media» a cura di D. Garofalo e M. Scaglioni) tenta di riassumere la bibliografia e di colmare alcune lacune inerenti l’avvento e il mancato sviluppo della televisione via cavo in Italia. Dopo aver riassunto le vicende di alcuni episodi di tentativi sperimentali (i fratelli Judica Cordiglia, TeleTorino nel 1967) – sui quali esistono solamente testimonianze aneddotiche e articoli di stampa -, focalizza l’attenzione sui casi più celebri degli anni Settanta che porteranno alle varie sentenze della Corte costituzionale (Telemilanocavo di Silvio Berlusconi e il caso spartiacque di Telebiella) ponendo fine al regime di monopolio Rai nel decennio successivo. Oltre alla ricostruzione storica, lo scopo è anche porre l’accento sulle ricadute che gli eventi hanno avuto sul piano del dibattito pubblico e sulle varie posizioni intellettuali. Un ultimo aspetto è infine relativo al confronto con il sistema di cable-tv negli Stati Uniti, che è invece entrato in crisi solamente negli ultimi anni dopo l’avvento delle piattaforme streaming.


Il seminario si terrà in lingua italiana ed è aperto e la partecipazione è libera.
Ulteriori informazioni: +390592056092 | phd_lavorosviluppoinnovazione@unimore.it

PhD Seminars: La televisione via cavo in Italia. Appunti per una storia economico-industriale (I e II parte)